venerdì 30 novembre 2007

Riflessioni

L'altro giorno piovigginava, e la giornata malinconica dava il là a pensieri tristi... riflettevo sulla vita, con le sue tribolazioni... (Patty ride quando parlo di tribolare... ma non è un verbo che usiamo solo a Brescia, no?)
Sabato ho rivisto la mia più cara amica dai tempi della scuola, 37 anni, 4 figli, e un sospetto tumore al seno dopo una mammografia che le è venuto in mente di fare così..., per caso. L'ho appena sentita e per fortuna non è niente di preoccupante, solo un fibroadenoma... Ma ha passato dei giorni col fiato sospeso...
Domenica mattina in Chiesa ( da cui mancavo da un paio di mesi a causa di tutte le fiere sparse a cui ho partecipato), ho visto una ragazzina che conosco, completamente calva a causa delle chemio. La famiglia migliore che conosco, catechista lei, catechista lui, aiuto catechista la ragazzina, sempre impegnati a favore della Comunità in Parrocchia. E la guardavo, serena e fiera, senza nascondere la mancanza dei suoi capelli, nemmeno in un ovvio berretto in una giornata fredda d'inverno.
Sulla sua faccia sorridente, e su quella dei suoi genitori, ho visto la FEDE. Quella che ho "di routine", che mi aiuta nei momenti di sconforto, ma che non avevo mai VISTO. Ho provato un moto di ammirazione per loro, più che per il loro impegno sociale, più che per la loro solita professione di Fede con le opere e le parole... Sono sereni e fiduciosi, perchè qualunque cosa possa accadere, Dio è con loro.
Poi ho iniziato a pensare alla mia vita, a quanto può essere labile, a quanto è piena di tutto... tanto che nemmeno riesco a godermela...
E l'amico che ho visto ad un pranzo di lavoro quel giorno, con la sua citazione mi ha dato altri spunti di riflessione: vivi come se non dovessi morire mai, pensa come se dovessi morire domani.
Beh, a dire il vero mi scoccerebbe morire domani, ho un sacco di cose da fare... da sistemare... e non vorrei vivere per sempre, solo altri 50 anni esatti, come tre dei miei nonni che sono mancati a 88 anni...
E possibilmente morire senza accorgermene, d'un colpo, mentre sono in salute, ma come dico sempre... a morire bisogna essere fortunati.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sabry... che riflessioni. Che dire? A volte ognuno di noi dovrebbe soffermarsi a riflettere un po' ... io quando poi non trovo le risposte lascio stare. Per poi ritornarci con gli stessi punti interrogativi su ...

:0) un abbraccio e speriamo che le cose vadano bene per tutti. Serenità e gioia di vivere è l'augurio che faccio sempre ... perchè poi il resto vien sempre da sè.

Giulia

Anonimo ha detto...

Vorrei... vorrei.... ma non sempre le cose vanno come vorremmo, ma nonostante ciò quando capitano le affrontiamo ognuno con la forza e la fede che ha. Ci sembra sempre che gli altri le affrontino con forza e serenità, ma abbiamo forze e serenità che (per fortuna!!!) non sempre sono sondabili.
Un abbraccio
Daniela

Unknown ha detto...

Oddio Sabry... e sabato eravamo anche insieme... non potevi dirmelo che eri così giù??? e io manco me ne sono accorta... vedi?? anche tu sai portare i tuoi crucci e preoccupazioni con Fede e serenità...

Federica/papertilly ha detto...

sabry...hai toccato un argomento che spesso mi costringe o a fermarmi e riflettere pure io, o a fuggire per quanta paura ho della morte e non parlo solo della mia.
anche io ho conosciuto una persona con un a FEDE così...e proprio quando tribolava ( anche io lo uso , sarà che mia nonna è della valcamonica)dava una grande forza a me......da quel giorno io sono alla ricerca...cerco quella fede così grande.....dove non rincorri più il tempo, dove impari ad affidarti..chisà se ci riuscirò?
un abbraccio e grazie di questo post

Sabrina ha detto...

A me la morte in sé non fa paura... perchè fa parte della vita, o forse perchè l'ho vista tante volte da vicino in persone care che sono mancate... a volte mi ha fatto rabbia, per morti precoci, per il mio egoismo di volere quelle persone accanto un po' di più, su certe non mi sono ancora rassegnata... è questa FEDE così vera che proprio mi pare di non avere, o forse sono solo in crisi esistenziale...
Grazie a tutte per capire e condividere quello che provo.

Anonimo ha detto...

Non è la morte a far paura ma come si muore...comunque bisogna avere molto più coraggio a vivere che a morire. Quando vado a fare i controlli al Policlinico e vedo persone che stanno peggio di me ma che vivono serenamente il loro dramma, mi rendo conto di quanto sia fortunata e cerco di vivere giorno per giorno..ma è molto difficile.